Autore: Dott. Roberto Meli.
La paziente di anni 53 si presenta con la radice dell’elemento 14 fratturata a livello della mucosa. Dall’esame OPT appare evidente una lesione apicale (Fig. 1). All’esame obiettivo la parete vestibolare appare integra e la gengiva aderente sana e abbondante.
Una volta estratta la radice (Fig. 2) l’ispezione accurata dell’alveolo mi conferma le buone condizioni della parete vestibolare ad eccezione della presenza di una piccola deiscenza a livello apicale. Decido pertanto di procedere verso una possibile soluzione implantare post-estrattiva con carico immediato non funzionale in tecnica flapless.
Preparo un piccolo ritaglio di membrana EZ Cure (Fig. 3) da inserire nell’alveolo stesso per chiudere la deiscenza e isolare l’impianto e l’innesto dai tessuti mucosi vestibolari.
L’obiettivo è inserire l’impianto più stabile possibile, 2 mm sotto cresta per prevenire la possibile contrazione in altezza dell’osso ed ottimizzare il profilo di emergenza del provvisorio e della futura protesi definitiva.
Con le frese adeguo l’alveolo per accogliere un impianto più lungo possibile e del diametro adeguato ad ottenere la stabilità primaria corretta per un carico immediato. Inserisco l’impianto, un Exacone® Max Stability 4,5 x 14 mm che raggiunge un torque di inserimento di ca. 50 Ncm (Figg. 4, 5).
Scelgo un moncone temporaneo angolato a 15° in PEEK (Fig. 6), lo riduco in laboratorio, inserisco un tappo di guarigione nell’impianto (Fig. 7) e procedo al posizionamento della membrana precedentemente ritagliata (Fig. 8) e dell’innesto con MBCP Putty (Figg. 9, 10).
Il Putty risulta stabile e data la piccola entità del gap da riempire si adatta meglio di qualsiasi altro biomateriale.
Dopo qualche minuto rimuovo delicatamente il tappo facendo attenzione a non lasciare entrare particelle di riempitivo nell’impianto, posiziono il moncone senza inconarlo (Fig. 11), ribaso un provvisorio Ion in policarbonato sul moncone stesso con resina 3M Garant ProTemp4 (Figg. 12, 13).
Una volta indurita la resina, rimuovo provvisorio e moncone, reinserisco provvisoriamente il tappo, innesto il moncone sul manico per monconi e raccordo le pareti del provvisorio al moncone con composito flow (Figg. 14, 15), avendo cura di non invadere con il restauro la zona del Platform Switching, che dovrà essere “colonizzata” dai tessuti molli ai fini della costituzione di una adeguata ampiezza biologica.
Al termine rimuovo il tappo, posiziono il provvisorio e incono il moncone (Fig. 16).
Le pareti del provvisorio riproducono quasi fedelmente l’anatomia di un dente, vanno a comprimere i tessuti molli ad eccezione della zona del Platform Switching. Il Morse Taper assicura il comportamento biologico da pezzo unico del complesso impianto-moncone-corona, qualcosa di molto simile a un dente naturale.