Edentulia singola:Â Dr. Roberto Meli.
Il paziente, di anni 23, presenta una fistola a livello del 36, precedentemente devitalizzato e ricostruito con amalgama, con una notevole mobilità e dolore alla compressione. L’esame radiografico ha mostrato un ascesso periapicale in corso, una notevole perdita di osso periradicolare ed un trattamento endodontico incongruo (fig. 1).
Il paziente ha riferito che il restauro in amalgama si era fratturato da molto tempo ed i sintomi di dolore e comparsa della fistola ricorrenti. In considerazione della sede e dello stato dei tessuti duri del futuro sito implantare si è preferito adottare una procedura operativa lunga ma sicura:
• estrazione delle radici con curettage accurato dell’alveolo, rimozione dei residui di tessuto di granulazione e innesto con materiale alloplastico (fig. 2).
• A sei mesi, inserimento chirurgico di un impianto Ø 4,8×12 mm con tecnica chirurgica a due fasi (figg. 3-7).
• Dopo tre mesi, esposizione dell’impianto con una inusuale tecnica di riapertura: la intuibile posizione della testa dell’impianto ha indotto a non effettuare un lembo ma ad utilizzare un bisturi circolare montato su micromotore. Una volta esposto, il tappo di chiusura è stato rimosso e sostituito con un tappo di guarigione Ø 4,8 mm con tratto transmucoso 5 mm (figg. 8-11).
• Dopo tre settimane sono state rilevate un’impronta di precisione dell’arcata inferiore con un tansfer inserito nell’impianto, una semplice impronta in alginato dell’arcata antagonista, un morso in silicone ed infine il colore.
• Il laboratorio ha provveduto alla preparazione del moncone che è stato provato in bocca per maggiore sicurezza (figg. 12,13).
• Al termine, il moncone ed il manufatto protesico finito sono stati consegnati al paziente: il moncone è stato accoppiato all’impianto con l’apposito percussore e la corona cementata con un cemento di tipo rimovibile (figg. 14-18).
Realizzazioni protesiche:Â Laboratorio Dental Giglio di Massimiliano Pisa di Firenze