Autore:Â Dr. Emilio Francini Naldi.
Paziente donna di anni 39 con grave compromissione parodontale. Dall’anamnesi si apprende che la paziente nel passato ha fatto uso di sostanze stupefacenti, è positiva al virus HVB, è al 5° mese di gravidanza, è bruxista, richiede espressamente una protesi fissa perché non accetterebbe mai una protesi mobile. Sono presenti gli elementi 13, 11, 21 e le radici degli elementi 14, 22, 23, 24, 25, 27, 28. Si decide per l’estrazione delle radici e di rinviare post-parto l’inserimento degli impianti. La soluzione protesica pianificata prevede l’inserimento di nove impianti e protesicamente saranno realizzate corone singole adese primariamente su moncone.
La scelta di adottare un impianto conometrico, con monconi pieni e connessione priva di micromovimenti e un materiale protesico con durezza analoga al dente naturale, è stata dettata principalmente dall’esigenza di evitare problematiche derivanti dal bruxismo. Si inseriscono nove impianti in tecnica bifasica (figg. 1,2). Al momento della riapertura effettuata con un bisturi circolare, senza quindi l’apertura del lembo gengivale, si prende l’impronta con i transfer (figg. 3-5), si inseriscono i tappi di guarigione (fig. 6) e si aspetta la maturazione dei tessuti molli.
Dopo 3 mesi si rimuovono i tappi di guarigione e si controlla lo stato di salute dei tessuti molli (figg. 7,8).
Infine si provvede alla prova (figg. 9,10) e al fissaggio della protesi definitiva (figg. 11,12).
Realizzazioni protesiche:Â Laboratorio Firenze Ortodonzia di Firenze