Autore:
Dr. Renato Turrini
Libero professionista a Massarosa (LU)
La tecnica “Tutto su quattro” prevede l’inserimento di due impianti assiali nella zona anteriore e due impianti distali inclinati (“tiltati”) solidarizzati attraverso una protesi fissa avvitata. Il successo di questa tecnica implantoprotesica è fortemente legato alla semplicità del protocollo chirurgico e protesico, un protocollo scientificamente documentato da numerosi studi con follow up ultradecennali. È una tecnica apprezzata anche dai pazienti sia per i buoni risultati estetici e la buona funzione masticatoria che si ottengono, sia perché permette in molti casi il carico immediato e quindi di avere subito i denti. Inoltre dispone di un buon rapporto costo/benefici.
Una caratteristica della tecnica “All-on-four” è l’utilizzo di impianti inclinati che permettono di ridurre il cantilever distale della protesi. Inoltre offre la possibilità di evitare complessi interventi di chirurgia avanzata e di sfruttare al massimo i volumi ossei nei settori posteriori, posizionando gli impianti nell’area adiacente al nervo alveolare inferiore o lungo la parete anteriore del seno mascellare.
Per questo motivo è necessaria un’attenta pianificazione 3D per valutare il grado di atrofia, scegliere la tipologia, il diametro e la lunghezza degli impianti, individuare la posizione ottimale evitando strutture anatomiche sensibili, esaminare la qualità ossea e infine decidere se ci sono buone possibilità di poter realizzare un carico immediato o no. È altrettanto fondamentale una valutazione preliminare dell’estetica, la linea del sorriso, il supporto delle labbra ecc., anche per intercettare la necessità di osteoplastiche durante l’intervento.
Il chirurgo può scegliere tra una tecnica chirurgica a mano libera a lembo aperto, aiutandosi con l’apposita dima chirurgica “All-on-four” per l’inclinazione degli impianti, o una tecnica chirurgica guidata, facendo riferimento al reparto 3D Leone.
Presupposto per il carico immediato è una buona stabilità primaria di tutti gli impianti, che non in tutte le situazioni è possibile ottenere. Un valido aiuto sono sicuramente gli impianti XCN® Max Stability che, grazie al loro macro design, facilitano questo compito.
Con il sistema implantare XCN® Leone, le fasi protesiche che avvengono immediatamente dopo la seduta chirurgica sono rese particolarmente semplici:
- gli Abutment Gauge permettono di misurare lo spessore dei tessuti e di scegliere l’inclinazione dei monconi;
- i monconi MUA sono liberamente posizionabili a 360° e forniti montati su una lunga vite polifunzionale, quindi facili da posizionare negli impianti e da orientare nella ricerca del parallelismo desiderato;
- i MUA sono disponibili angolati a 0°, 7,5°, 15°, 25° e 35° in 4 altezze gengivali;
- l’immediata ritenzione offerta dal cono Morse agevola l’orientamento dei monconi MUA in bocca: i monconi rimangono nella posizione che l’operatore ha trovato, senza necessità di essere subito fissati;
- l’attivazione definitiva dei quattro MUA negli impianti con l’apposito percussore richiede pochi secondi, dato che non ci sono viti di connessione impianto-moncone da avvitare.
La protesi avvitata viene poi realizzata con l’ausilio di appositi cilindri in titanio sui quali viene incollata o saldata la struttura di supporto, per assicurare la passività. La protesi viene infine fissata sui MUA con la sua grande vite protesica che ha un diametro di 2 mm, è semplice da manovrare, oltre a essere estremamente robusta.
A titolo esemplificativo si riporta un caso di riabilitazione implantoprotesica di un’arcata superiore di una signora di 65 anni con pochi elementi dentali non più recuperabili. L’esame Cone Beam evidenzia uno scarso volume osseo in senso vestibolo-palatale, una buona altezza ossea, oltre a una scarsa qualità ossea (Figg. 1a-c). Si pianifica di conseguenza l’inserimento di 4 impianti di piccolo diametro, a carico differito: tre impianti XCN® Narrow Ø 2,9 L 14 mm e un impianto XCN® Max Stability Ø 3,75 L 12 mm, due centrali assiali e due distali inclinati lungo la parete anteriore del seno mascellare. Dopo 6 mesi si effettua la riapertura degli impianti e, dopo aver inserito i monconi MUA più idonei e preso un’impronta di posizione dei MUA già definitivamente fissati in bocca, si realizza la protesi “Tutto su quattro” con una struttura di supporto in titanio di alta precisione (Figg. 2-10).
Realizzazioni protesiche:
Laboratorio Odontotecnico Soncini & Ceragioli – Pietrasanta (LU)
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