Autore:
Dr. Umberto Stella
Libero professionista a Ravenna
Dal 2019 la sistematica XCN® Leone dispone di una soluzione innovativa che sfrutta la conometria per la realizzazione di diverse modalità di protesizzazione, tra cui i ponti su pilastri implantari. Al posto dei classici monconi per protesi fissa vengono impiegati componenti protesici montati sui MUA, gli adattatori Conic, i quali si connettono a cappette dedicate da cementare all’interno della protesi. Questa metodica consente la totale eliminazione del cemento tra corona e moncone protesico, spesso responsabile della perimplantite, e rappresenta una valida alternativa alla protesi avvitata, dando la possibilità di rimuovere il manufatto con il semplice utilizzo del martelletto leva corone per i periodici controlli di igiene.
Di seguito presentiamo come caso clinico esemplificativo Raffaella, 50 anni, con l’elemento 36 perso per frattura e l’elemento 75 (deciduo residuo, a causa di agenesia del 35) ormai compromesso. Si decide per l’inserimento di due impianti XCN® Leone Classix, un impianto 3,3×10 mm in zona premolare e uno 4,1×10 mm in zona molare, aspettando poi i 4 mesi di osteointegrazione, avvenuta la quale si procede alla protesizzazione.
Tramite i transfer viene presa un’impronta in silicone della posizione degli impianti, un’impronta dell’arcata superiore e il morso. Si sviluppano quindi i modelli in gesso con i relativi analoghi (Fig. 1).
Con l’utilizzo degli Abutment Gauge si stabiliscono le inclinazioni dei MUA da utilizzare per ottenere il massimo parallelismo tra i monconi, importante per l’inserimento della protesi finale. I monconi MUA vengono inseriti negli analoghi e con l’ausilio delle viti lunghe polifunzionali se ne verifica il parallelismo (Figg. 2-5).
A verifica effettuata, i monconi vengono attivati negli analoghi. A questo punto si avvitano gli adattatori Conic sui MUA, trasformandoli in MUA-Conic: si ottiene così un’emergenza conica con un semiangolo di 5° (Figg. 6, 7). Successivamente si posizionano manualmente le cappette Fixed sui monconi MUA-Conic. Si procede con la scansione digitale del modello per la creazione di due corone unite in disilicato di litio con il software CEREC e fresato con sistema CAD-CAM (Figg. 8, 9).
Una volta realizzate le corone, cristallizzate, colorate e verificato che il lavoro calzi passivamente sul modello (Fig. 10), i monconi MUA-Conic, le corone unite e le cappette Fixed, non ancora fissate nella protesi, vengono trasferiti dal laboratorio allo studio per la consegna al paziente.
La procedura di consegna risulta semplice e veloce:
- rimozione dei tappi di guarigione;
- attivazione dei monconi MUA-Conic con il percussore con la punta in PEEK negli impianti (Fig. 11);
- serraggio della vite dell’adattatore Conic con il cricchetto dinamometrico protesico a 20 Ncm;
- attivazione delle cappette Fixed sui monconi MUA-Conic con 1 colpo di percussore con la punta in PEEK (Fig. 12);
- riempimento delle corone con un cemento resinoso duale, posizionamento delle stesse sopra le cappette e fotopolimerizzazione (Figg. 13-15);
- rimozione della protesi con le cappette inglobate nelle corone con l’ausilio del martelletto leva corone (Figg. 16, 17);
- pulizia della protesi con rimozione di tutto il cemento in eccesso (Fig. 18);
- riposizionamento delle corone unite sui monconi MUA-Conic e attivazione tramite percussore con punta in PEEK (Figg. 19, 20).
Il fissaggio della protesi in bocca risulta semplice, pulito e veloce, così come lo saranno gli eventuali controlli nei mesi a seguire, in cui le corone potranno essere rimosse e riposizionate con estrema facilità .
Ne è testimonianza il controllo clinico ad 1 anno dalla consegna (Figg. 21a-c).
Realizzazioni protesiche:
Odt. Savino Stella, Laboratorio Dental Technology – Ravenna