Autore: Dr. Marco Buscia.
È giunto alla nostra osservazione un paziente di sesso maschile di 35 anni, con l’elemento 36 fratturato in modo irrecuperabile. Abbiamo provveduto all’estrazione del dente e alla completa pulizia dell’alveolo, cercando di mantenere la maggior quantità possibile di osso corticale (figg. 1, 2). Abbiamo poi inserito un impianto Exacone® di largo diametro (4,8×10 mm) per ridurre il gap tra superficie implantare e osso (figg. 3, 5), posizionando quindi un tappo di guarigione large con altezza di 3 mm (fase chirurgica unica, figg. 6-8).
La tecnica chirurgica monofase, qualora possibile, permette una minore perdita ossea complessiva a livello coronale; negli impianti Exacone® si evidenzia a volte, addirittura, una certa crescita ossea intorno al collo della fixture, come in questo caso (figg. 9-11). Vista la qualità di osso rilevata in fase chirurgica abbiamo preferito aspettare 6 mesi prima di protesizzare l’impianto. Dopo aver preso l’impronta (figg. 12-14), abbiamo preparato il moncone in laboratorio, verificandone poi la congruità in bocca (figg. 15-21).
Dopo le prove estetiche e occlusali, abbiamo cementato la nostra corona sul moncone all’esterno del cavo orale, così da poter rimuovere perfettamente gli eccessi del cemento stesso (figg. 22-25); abbiamo quindi inconato il manufatto sulla fixture tramite doppia percussione (figg. 26-28).
Realizzazioni protesiche: Laboratorio odontotecnico Guglielmi e Pianosi – Pesaro