Autore: Dott. Fabrizio Dell’Innocenti.
Paziente di sesso femminile di anni 46 in buone condizioni di salute con episodi pregressi di epilessia. La paziente presentava malattia parodontale avanzata, causa determinante le estrazioni degli elementi 1.4, 1.5, 1.6, 1.7 (fig. 1). Dopo tre mesi dalle estrazioni l’arcata superiore destra rimane edentula (figg. 2, 3). Si procede all’esecuzione di un lembo con incisione crestale e di rilascio distale (fig. 4). A seguire, lo scollamento del lembo (figg. 5, 6). Con una fresa a lancia intercettiamo il sito implantare 1.4 che presenta spessori sottili (fig. 7).
Iniziamo l’osteotomia sotto irrigazione del sito implantare 1.4 (figg. 8, 9) e inseriamo un impianto Exacone® diametro 3,3 (figg. 10-12). Passiamo alla zona distale di grande rialzo con l’esecuzione dell’antrostomia (visione vestibolare e mesiale, figg. 13, 14). Dopo aver aperto lo sportello scolliamo e mobilizziamo la membrana di Schneider (fig. 15). Procediamo all’osteotomia dei siti implantari 1.5 e 1.6 (figg. 16, 17) e inseriamo due impianti Exacone® diametro 3,3 in sede 1.5 e 1.6 (figg. 18, 19). L’inserimento dei due impianti in sede 1.5 e 1.6 spinge e solleva la membrana di Schneider (fig. 20), creando uno spazio da riempire con biomateriale dopo accurato lavaggio con antibiotico (figg. 21-23). Proteggiamo con una membrana in collagene riassorbibile la cavità di accesso all’antro del seno (fig. 24). L’intervento si completa con una sutura attenta che possa garantire la chiusura stabile del campo operatorio (fig. 25).
Dopo 6 mesi dall’intervento i tessuti molli appaiono in buona salute (fig. 26). Procediamo alla riapertura chirurgica del sito implantare (fig. 27) e inseriamo i tappi di guarigione large (fig. 28) completando con una sutura che delinea l’emergenza dei tappi stessi (fig. 29). Radiologicamente l’osso rigenerato in sede antrale appare sufficiente in volume e mineralizzazione (fig. 30).
Prepariamo il manufatto protesico per i siti 1.4, 1.5, 1.6 (figg. 31, 32) con i relativi monconi per impianti Exacone® (figg. 33, 34). Gli accessi transmucosi agli impianti appaiono precisi nelle loro caratteristiche (fig. 35) ed accolgono i monconi di impianto a connessione conometrica senza alcuna alterazione morfologica (fig. 36). Posizioniamo il cemento in quantità minimale (fig. 37) e cementiamo la protesi (figg. 38-40).
Realizzazioni protesiche:Â Laboratorio odontotecnico SP LaborDental di Stolfi, Parolo e Meloni – Pisa